TRACKLISTING ORIGINAL VERSION
Lato A
1. “Party” Freddie Mercury/Brian May/John Deacon
2. “Khashoggi’s Ship” Freddie Mercury
3. “The Miracle” Freddie Mercury
4. “I Want It All” Brian May
5. “The Invisible Man” Roger Taylor
Lato B
6. “Breakthru” Roger Taylor/Freddie Mercury
7. “Rain Must Fall” Freddie Mercury/John Deacon
8. “Scandal” Brian May
9. “My Baby Does Me” Freddie Mercury/John Deacon
10. “Was It All Worth It” Freddie Mercury
1989 Bonus tracks CD EMI/Parlophone
11. “Hang on in There” Queen
12. “Chinese Torture” Brian May
13. “The Invisible Man (12″ Version)” Roger Taylor
1991 Hollywood Records CD reissue bonus tracks
11. “Hang on in There” Queen
12. “Chinese Torture” Brian May
13. “The Invisible Man (12″ Version)” Roger Taylor
14. “Scandal (12″ Version)” Brian May
2011 bonus EP
1. “I Want It All” (single version) Brian May
2. “The Invisible Man” (demo version with guide vocal, August 1988) Roger Taylor
3. “Hang On in There” (B-side Version) Queen
4. “Hijack My Heart” (B-side Version) Roger Taylor
5. “Stealin'” (B-side Version) Freddie Mercury
6. “Chinese Torture” Brian May
7. “The Invisible Man” (12″ version) Roger Taylor
2011 iTunes bonus videos
1. “I Want It All” (promo video, 1989)
2. “The Making of “The Miracle” promo video” (1989)
3. “The Making of The Miracle album cover” (1989)
La storia dei Queen è contornata da tante leggende, più o meno vere, più o meno romanzate e anche questo album nasconde un alone di mistero, infatti si vocifera che, per questo album, la band ha dovuto scegliere tra oltre 30 brani. Lo stesso Mercury il 29 Maggio 1989, durante la famosissima intervista a Mike Read per la BBC 1 dirà: “Rimanere lontani gli uni dagli altri per un paio d’anni aiuta. E’ la ragione per cui non ce la siamo sentiti di lavorare in un certo modo, intendo che dopo quella specie di lunga vacanza o dopo i progetti solisti abbiamo deciso che saremmo tornati insieme solo se lo avessimo voluto davvero e così è stato. Lo volevamo davvero. Infatti mi ricordo un paio delle prime tracce, ‘Party’ e Khashoggi’s Ship’, che sono nate proprio in studio e si sono evolute naturalmente, eravamo affamati. E ci siamo sentiti come i primi tempi, eravamo molto eccitati e dicevamo ‘Oh sì, questa sarà una buona traccia…’ e sono venute fuori moltissime tracce tra cui abbiamo dovuto scegliere, credo fossero una trentina dalle quali sono uscite le 10 contenute nell’album. E’ stato un buon anno, un buon raccolto.”
Dopo questa risposta Mike Read, l’intervistatore, chiese cosa ne avrebbero fatto delle 20 tracce escluse, se quelle idee sarebbero state tenute in considerazione per un prossimo album e sempre Freddie rispose prontamente: “Beh, sono ancora in giro, voglio dire, sono là… in un certo senso è stato abbastanza difficile decidere. E’ da lì che sono nati tutti i battibecchi ma è una cosa normale ed abbiamo dovuto decidere. Avevamo molte tracce che ci piacevano individualmente e alla fine abbiamo dovuto scegliere su quali lavorare perché la cosa che non volevo fare era dover lavorare su tutte e trenta le tracce. Si tratta di prendere la decisione a monte e credo che sia ciò che abbiamo fatto ma non significa che le altre siano da sottovalutare, potrebbero tornare utili più avanti. Abbiamo delle idee che risalgono a molto tempo fa e quando ci mettiamo a lavorare capita che non le tocchiamo nemmeno, per questo abbiamo ancora una sacco di materiale dai precedenti album e ce ne sono alcune davvero buone penso, ma sembra che ce ne stanchiamo molto velocemente. Qualche volta penso che vada a nostro svantaggio perché ci sono alcune grandi idee che dimentichiamo.”
Anche Brian si espresse a tal proposito nella stessa intervista: “Riprendendo ciò che dice Freddie, avevamo tutti queste canzoni e alcune erano mezze finite…ed è accaduto naturalmente. Ci sono tracce che vuoi tirare fuori, devi lavorarci sopra e in questo modo le porti a termine, e ce ne sono alcune per cui pensi ‘Oh, è buona ma non so davvero che farmene al momento’, perciò vengono lasciate da parte e non ci restano molte decisioni da prendere perché molte nascono da sole. Ci sono dei brani che ‘esplodono’ per una sorta di domanda collettiva da parte del gruppo”
Andiamo a vedere nel dettaglio quali sono queste ’30 canzoni’ che erano destinate all’album ‘The Miracle’ e le varie versioni alternative.
Party: iniziata come una jam session tra Freddie, Brian e John. Mercury era al piano e ha iniziato la sezione “We had a good night jamming away…”. Da allora in poi i tre hanno lavorato insieme e completato il brano. May canta una piccola parte della canzone vicino l’inizio della stessa. Per molti uno dei peggiori brani della band ma, a mio avviso, una intro perfetta per questo album. Il brano, sicuramente autobiografico, parla di party stravaganti a cui la band ha preso parte ma, soprattutto, che ha dato in passato.
(Album Version 2:24)
(The Teaser Tape Edit 2:23)
(Work-In-Progress Preview Mix 1:46)
(Rough Mix 2:24)
(The eYe Version 2:26)
(Standalone Version 2:28)
Khashoggi’s Ship: inizialmente era un brano di Mercury ma alla fine anche gli altri tre membri dei Queen hanno contribuito al testo e alla musica. La canzone parla del famoso miliardario Adnan Khashoggi e della sua nave, la Nabila (ora Kingdom 5KR), definita la “barca più spettacolare del mondo”, è uno yacht di 86 metri e all’epoca ed era uno dei più grandi yacht privati esistenti. Khashoggi era famoso per le sue incredibili feste a bordo di questa nave e questo brano è un’invettiva contro i guastafeste di tutto il mondo. Non il miglior brano dell’album , sicuramente, ma un grande ritorno dei Queen al rock duro.
(Album Version 2:47)
(The Teaser Tape Edit 2:07)
(Work-In-Progress Preview Mix 1:58)
(Rough Mix 2:48)
(The eYe Version 1:37)
(Standalone Version 2:54)
(Demo Version 2:56)
The Miracle: è una delle canzoni più complesse della band, come dirà Taylor nel commento audio di Greatest Video Hits II. L’idea originale per la canzone è venuta da Freddie. Poi John lo ha aiutato nella stesura della struttura base della canzone. L’intera band ha contribuito con idee liriche e musicali e Mercury ha suonato il piano e molte tracce synth, usando un Korg M1. E’ una delle canzoni preferite di May. Questo brano fu pubblicato come singolo il 27 Novembre del 1989, sei mesi dopo la pubblicazione dell’album.
(Album Version 5:01)
(Greatest Hits II CD Edit 4:54)
(Classic Queen Edit 4:24)
(Forever Cross-Fade Version 4:57)
(Greatest Video Hits 2 Surround Mix 5:18)
(The Teaser Tape Edit 1:56)
(Work-In-Progress Preview Mix 1:43)
(Rough Mix 5:01)
(Karaoke Version 5:13)
(Kevin Cohen and Femi Jiya Mix 4:55)
I Want It All: composta da May nel 1987. Nel DVD “Greatest Video Hits II”, May ha commentato che la canzone è stata ispirata dalla sua seconda moglie, il motto preferito di Anita Dobson, “Voglio tutto e lo voglio subito!” L’idea di avere intro, versi, cori e assoli sulla stessa progressione di accordi è stata riutilizzata anche in “The Show Must Go On”, del 1991. In questo brano Freddie ha suonato le tastiere, Brian la chitarra acustica e Roger ha usato una batteria con doppio basso per la prima e unica volta. Prodotto da David Richards, è stato pubblicato come primo singolo dall’album il 2 Maggio 1989 raggiungendo la terza posizione nella classifica dei singoli più venduti di Regno Unito, Finlandia, Irlanda e Nuova Zelanda. Raggiunse il secondo posto nei Paesi Bassi e si classificò nella top 10 in Australia, Belgio, Germania, Norvegia e Svizzera. Fu elogiata come un gradito ritorno dei Queen al loro sound più duro entrando anche nella TOP 50 americana.
(Album Version 4:41)
(Hollywood Records Album Version 4:33)
(Single Version 4:00)
(Argentina Single Edit 4:10)
(Rocks Mix 4:30)
(Greatest Video Hits 2 Surround Mix 4:09)
(The Teaser Tape Edit 1:40)
(Work-In-Progress Preview Mix 1:26)
(Rough Mix 4:38)
(Karaoke Version 4:03)
(Instrumental Demo 3:38)
(The eYe Version 1 4:43)
(The eYe Version 2 4:53)
The Invisible Man: è la prima canzone di Taylor dell’album. L’idea lirica è nata da un libro che stava leggendo. Roger ha scritto parte della canzone nel bagno (in modo simile a quanto accaduto con Mercury per “Crazy Little Thing Called Love” dieci anni prima) mentre leggeva un libro. E’ così che è nata anche la linea di basso. Ognuno dei quattro membri della band viene citato da Freddie nel corso della canzone: “Freddie Mercury” prima dell’inizio del primo verso (annunciato da Roger Taylor), “John Deacon” dopo il primo verso, “Brian May “(ripetuto due volte) prima dell’ assolo di chitarra, e “Roger Taylor” (con la” r “iniziale lanciata da Mercury per suonare come un rullo di tamburi) dopo il ritornello finale; Roger “risponde” con un riempimento di batteria. La versione demo contiene un bridge con Mercury che canta testi alternativi nello stile di Elvis Presley. Le parti sussurrate del coro sono cantate da Taylor. Pubblicata come singolo il 7 Agosto del 1989. Brano rock-disco che in alcuni tratti ricorda la canzone di Ray Parker Jr ‘Ghostbusters’ e ‘I Want A New Drug’ di Huey Lewis And The News, entrambe del 1984.
(Album Version 3:57)
(12″ Version aka extended Version 5:29)
(Video Version 4:16)
(Greatest Video Hits 2 Surround Mix 4:19)
(The Teaser Tape Edit 1:36)
(Work-In-Progress Preview Mix 1:19)
(Rough Mix 3:55)
(1989 Fan Club Convention Message 2:06)
(Early Version with Guide Vocal, August 1988 5:03)
(Demo Version 5:10)
Breakthru: questa canzone è una combinazione di due brani: ‘A New Life Is Born’, di Mercury, e ‘Breakthru’, scritto da Taylor con il contributo degli altri nel cambio di ritmo. Le canzoni di Roger a metà degli anni ’80, tendevano ad essere piatte perché iniziò a scrivere al piano anziché con alla chitarra. Questa canzone è stata pubblicata il 18 Giugno del 1989 come singolo raggiungendo il settimo posto nella classica del Regno Unito, il sesto in quella dei Paesi Bassi e in Irlanda ma non è riuscito a classificarsi negli Stati Uniti. La canzone è nota per il suo video in cui il gruppo sta eseguendo la canzone su una piattaforma aperta di un treno a vapore in rapido movimento nella Nene Valley. La canzone inizia con 30 secondi di lenta armonia vocale, ‘A New Life Is Born’, poi cambia bruscamente in un rocker frenetico. Nell’intervista ‘Queen for a Hour’, Mercury disse: “‘Breakthru’ nasce da Roger, è un suo pezzo. La traccia dei cori a cappella all’inizio proviene da un altro pezzo. Come dicevamo prima, avevamo tipo 30 tracce e quello è un piccolo estratto che ho pensato stesse bene lì e ho detto ‘mettiamolo all’inizio del brano’. Sostanzialmente è un’altra canzone. Sembrava una sorta di transizione che si sposava bene.”
(Album Version 4:08)
(12″ Version aka extended Version 5:44)
(The NOW Edit 3:36)
(The Almost NOW Edit 3:47)
(Greatest Video Hits 2 Surround Mix 4:25)
(The Teaser Tape Edit 1:40)
(Work-In-Progress Preview Mix 1:26)
(Rough Mix 4:06)
(Karaoke Version 4:12)
(Instrumental Demo 4:11)
(The eYe Version 2:05)
Rain Must Fall: brano nato dalla collaborazione tra Deacon (musica) e Mercury (testi). La canzone ricorda sonorità latine e simili alla musica soul. Roger registrò un sacco di percussioni latine, ma la maggior parte di esse non furono inserite nella versione finale del brano, in modo da avere più spazio per le chitarre e le armonie vocali. Nel 2004 un fan fece notare la somiglianza di questa canzone con il brano di Candi Staton ‘Young Hearts Run Free’ del 1976. Il chitarrista rispose che aveva poca familiarità con quel genere e che John doveva conoscerlo meglio.
(Album Version 4:22)
(The Teaser Tape Edit 1:50)
(Work-In-Progress Preview Mix 1:41)
(Rough Mix 4:23)
(8th Vocal Takes 4:27)
Scandal: fu scritta da May nel 1988 e parla dei problemi che il gruppo stesso aveva con la stampa in quel periodo. Il riferimento va in particolare al divorzio che aveva avuto Brian dalla moglie, dal suo rapporto con Anita Dobson e alle indiscrezioni sulla salute di Freddie Mercury, dal momento che questi ancora non aveva annunciato pubblicamente di essere affetto da AIDS. In realtà i giornalisti britannici non avevano mai avuto un bel rapporto con i Queen, da qui infatti la decisione di Mercury di tenere segreta a tutti la notizia della sua malattia fino al giorno precedente la sua morte. I sintetizzatori addizionali della traccia furono eseguiti dal produttore David Richards. Ai tempi della sua pubblicazione, Brian commentò che il brano era molto vicino al suo cuore, nonostante la sua vita stesse attraversando una fase difficile in quel momento. Il brano uscì come singolo il 9 Ottobre del 1989 raggiungendo il 25mo posto nella classifica inglese e non lasciò traccia in quella americana.
(Album Version 4:42)
(12″ Version aka extended Version 6:37)
(Greatest Video Hits 2 Surround Mix 4:45)
(The Teaser Tape Edit 1:59)
(Work-In-Progress Preview Mix 1:44)
(Rough Mix 4:33)
My Baby Does Me: è un’altra collaborazione tra Mercury/Deacon. Entrambi ebbero l’idea di realizzare un brano semplice, al fine di rendere più orecchiabile l’album. Nella loro intervista a BBC Radio 1 del 1989, i due affermarono che la traccia era nata da una semplice linea di basso eseguita da John ma leggiamo le esatte parole di Freddie “Mi ricordo che stavamo provando qualcosa…volevo qualcosa che fosse più rilassato rispetto al tenore delle altre canzoni. Ho pensato che eravamo molto coinvolti in una certa atmosfera e che fossero molto heavy e c’erano molte tracce di chitarra in alcune canzoni e avevamo bisogno di qualcosa che fosse più ‘pulito’, semplice, razionale e così siamo andati dritti per quella strada ed era qualcosa che non avevamo in previsione… abbiamo deciso che dovesse essere qualcosa con un controtempo più semplice, che fosse orecchiabile. Non credo che all’inizio dovesse far parte del disco ma poi abbiamo deciso che sarebbe stata un piacevole boccata d’aria alla fine del lato B.”
(Album Version 3:23)
(The Teaser Tape Edit 1:43)
(Work-In-Progress Preview Mix 1:44)
(Rough Mix 3:24)
(Demo Version 3:35)
Was It All Worth It: è stata composta da Freddie Mercury e possiamo dire senza ombra di dubbio, che sia il suo vero testamento spirituale: il brano era inteso come il suo addio, dato che secondo i medici non sarebbe riuscito a completare l’album successivo a causa delle complicazioni dovute all’AIDS. Una canzone che richiama il suono prodotto dalla band negli anni ’70 con la presenza di varie sezioni e arrangiamenti orchestrali da parte dello stesso Freddie. Sebbene la maggior parte della canzone sia stata ideata da Freddie, tutti i membri hanno contribuito con idee e testi (ad esempio, Taylor ha contribuito alla frase ” we love you madly!”). Deacon in seguito citò la canzone come la sua preferita nell’album. Taylor usa un gong e un timpano. Nonostante non sia stata pubblicata come singolo, rimane enormemente popolare tra i fan dei Queen e spesso è considerata la migliore canzone dell’album. Il brano parte con una intro strumentale di tastiere, chitarre e vocalizzi e continua in una canzone hard rock; il prefinale e la coda sono, infine, sezioni strumentali non realizzate da una vera e propria orchestra, ma sono state realizzate da Freddie utilizzando un sintetizzatore Kurzweil, lo stesso usato da Moran nell’album Barcelona. David Richards, produttore del brano, ci racconta qualcosa su questa traccia: “La parte orchestrale è fatta tutta con campionatore e sintetizzatore. Inizialmente non era strutturata così ma i membri della band hanno voluto aggiungere quella sezione e poi l’hanno spostata due o tre volte. Dal momento che era in pratica una registrazione dal vivo non c’era una traccia guida con il click quindi ho dovuto inserire uno spazio nel master, prendere il tempo, aggiungere uno spazio equivalente sul nastro slave e poi aggiungere un time code. Quindi alcune parti della canzone sono copie di decima generazione ma, dato che lavoravamo in digitale, non ci fu nessuna perdita di qualità.”
(Album Version 5:44)
(The Teaser Tape Edit 1:56)
(Work-In-Progress Preview Mix 1:31)
(Rough Mix 5:48)
(The eYe Version 1 0:37)
(The eYe Version 2 1:53)
Chinese Torture: è la seconda delle due tracce ad essere apparsa soltanto sulla versione CD dell’album. Si tratta di un brano che mette in mostra la Red Special ed un pedale con effetto di harmonizer. È uno strumentale oscuro, che trasmette l’orrore e la paura che la tortura cinese dell’acqua suscita nelle vittime. Per la prima volta questo brano è emerso durante gli ultimi concerti del Magic Tour del 1986 come parte dell’assolo di chitarra di Brina. Lo ha anche incluso nei suoi assoli quando è tornato in tournée con i Queen + Paul Rodgers nel 2005 e nel 2006.
(Album Version 1:45)
(The eYe Version 1:45)
Hang On In There: è la prima delle due tracce ad essere apparsa soltanto sulla versione CD dell’album e appariva come lato B del singolo “I Want It All”. Fu composta da tutti i quattro membri della band, e dispone dell’utilizzo da parte di Brian May di una chitarra sia acustica che elettrica, così come Mercury che suona sia le tastiere che il pianoforte. Nella canzone, Mercury raggiunge due volte un E5. Nel mezzo della canzone proprio quando arriva il riff di chitarra, Mercury canta due volte ‘hang on in there”, e la risposta avviene con un “Hang On In There” armonizzato; la prima risposta sono le voci multitraccia di May, la seconda quelle di Taylor.
(Album Version 3:46)
(Single Edit 3:43)
(Work-In-Progress Preview Mix 1:46)
(Demo Version aka A Fiddly Jam 2:58)
(The eYe Version 0:57)
Stealin: brano nato da una jam session fortemente dominata da Freddie, è una rappresentazione ironica di un uomo che trascorre la sua vita commettendo rapine. Un divertente interscambio tra le voci di Mercury, registrate su diverse piste. Fu relegata a lato B del singolo ‘Breakthru’, ma è un’altra fantastica traccia con Freddie che canta una canzone dal ritmo rilassato fino alla fine, dove diventa follemente veloce. Un brano ingiustamente lasciato fuori dall’album.
(Single Version 3:58)
(Demo Version 11:53)
Hijack My Heart: era quasi un decennio che Roger non scriveva e cantava una canzone. I fan del biondo batterista rimasero piacevolmente sorpresi da questo brano che racconta la storia di un uomo che si innamora di una donna che incontra, nonostante il suo fastidio originale per la sua maleducazione e manierismo. Con la regola non scritta rimasta valida per tutti gli anni 80, secondo la quale Freddie doveva essere il cantante titolare, non c’è da sorprendersi che questa canzone sia stata una seria pretendente per l’inserimento nell’album, ma è un peccato che non sia stata fatta un’eccezione. Pubblicata come lato B di ‘The Invisible Man’.
(Single Version 4:11)
(Demo Version 3:25)
My Life Has Been Saved: scritta da Deacon era, originariamente, un brano acustico sullo stato in cui si trova il mondo, un’umorale riflessione carica d’atmosfera sulla vita stessa e su come affrontare le cose a viso aperto, in un mondo disordinato e confuso. Questa canzone uscì come lato B di ‘Scandal’. Una versione rielaborata fu successivamente pubblicata sull’album Made in Heaven del 1995. La voce di Freddie ha un suono leggermente elaborato e, la parte finale del brano, ha alcune parti parlate da Freddie. Da notare anche alcuni pregevoli interventi di tastiere e un gran lavoro di Brian con la chitarra.
(Single Version aka Original 1989 Version 3:17)
(Made In Heaven Version aka 195 Version 3:15)
Too Much Love Will Kill You: scritta da May, insieme a Frank Musker ed Elisabeth Lamers. Come sappiamo questa canzone doveva esser inclusa nell’album, e come si può vedere dalle varie cassette di prova inviate alla Capitol, sarebbe stata la 5 canzone del Lato A, subito dopo I Want It All e prima di The Invisible Man. In passato sono state fatte diverse speculazioni sul vero motivo dell’esclusione, addirittura venne fuori che Freddie avesse detto che era una buona canzone ma non troppo buona da comparire nell’album. La verità invece è molto più semplice e spicciola: i diritti d’autore da riconoscere a Frank ed Elisabeth. Comunque, alla fine, il brano cantato da May venne pubblicato nel 1992 sull’album solista di Brian ‘Back To The Light’ e nel 1995, in una versione riarrangiata del postumo ‘Made In Heaven’ dei Queen. Un’ottima ballata scritta nel momento di maggior depressione del chitarrista, riassumendo alla perfezione il suo stato mentale in quel periodo.
(Work-In-Progress Preview Mix 2:00)
(Rough Mix 4:19)
(Demo Version 4:33)
All God’s People: scritta da Mercury in collaborazione con Mike Moran, questo brano era nato come traccia solista del cantante per il suo secondo album, con il titolo di ‘Africa By Night’. Dopo l’incontro con la cantante lirica, Monteserrat Caballe, il progetto venne accantonato per realizzare quello che poi diventerrà il connubio rock/lirico Barcelona. questo brano fu provato anche con la Diva, ma venne scartato. Freddie lo portò in studio durante le session per The Miracle e il brano si trasformò in ‘All God’s People’. Nonostante fu presentato alla casa discografica per essere inserito nella tracklist definitiva del disco, alla fine venne scartato e pubblicato un paio di anni dopo.
(Work-In-Progress Preview Mix 1:52)
I Guess We’re Falling Out: scritta da Brian, è uno dei primissimi demo di cui ricordo. Già a fine 90 si poteva trovare in rete. Questo brano sembra seguire la semplicità di My Baby Does Me. Questa versione alla portata di tutti, è principalmente un brano incompiuto dove la voce ed il pianoforte di Freddie la fanno da padroni. Testo interessante. Spesso definita la più grande canzone dei Queen rimasta inedita. La versione presente nel box di prossima uscita inizia con qualche dialogo in studio e parte subito la voce di Freddie. Il testo è molto più completo rispetto al demo che conosciamo tutti, soprattutto nel secondo verso. Verso i 2.40 minuti la canzone termina, ci sono alcune discussioni in studio, e parte la coda finale di Hang On In There con Roger che urla ‘Yrah!’ ad alcune richieste.
(Leak Demo Version 2:35)
(Official Demo Version 3:42)
A New Life Is Born: di questo brano scritto da Freddie, abbiamo già parlato. L’inizio della canzone è stato usato per l’intro di ‘Breakthru’. La cosa interessante di questo brano, anch’esso reperibile in rete, quando ti aspetti “NOW!” ed il cambio di ritmo, la canzone continua in una ballata piano/voce. Questa versione reperibile è ancora nello stato embrionale. Dovrebbe esisterne anche una versione strumentale, più carica ed intensa. L’idea originale del brano sembra sia nata durante il periodo di registrazione dell’album Barcelona. Abbiamo scoperto che questo pezzo in realtà si chiama When Loves Break Up. Praticamente identico al demo che tutti abbiamo sempre ascoltato, anche se all’inizio, per le prime 4 parole, la voce di Freddie è molto più potente.
(Demo Version 1:22)
(When Loves Break Up Version)
Dog With A Bone: brano rock – blues, sullo stile di Muddy Waters. Registrata nell’aprile del 1988, ne esistono due versioni: la prima registrata in una sola volta, arrivando a durare poco meno di 5 minuti. La seconda versione, invece, si allunga di oltre 1 minuto rispetto alla precedente, e contiene un saluto inserito nella canzone stessa, da parte di tutti e quattro i membri della band, per i soci del Fan Club Inglese presenti alla convention del 1988. Il brano è stato registrato per puro divertimento dalla band e non è mai stato preso in considerazione per finire nell’album. La versione presente nel box set è praticamente la stessa fatta ascoltare alla convention del Fan Club, ma termina prima del messaggio!
(Demo Version 4:37)
(Fan Club Convention Message 6:03)
(Official Demo Version 3:48)
Face It Alone: il brano più chiacchierato dell’intera discografia dei Queen. Di questa canzone non si sa nulla, se ne vociferava a metà anni 90, ma nessuno aveva notizie certe. Solo nel 2000 Greg Brooks la menzionò alla Convention del Fan Club raccontando, e dissipando ogni ragionevole dubbio, che era un brano lungo oltre 10 minuti. Una ballata in stile Queen con tre cambi di tempo. Una demo registrata solo da Brian alla chitarra e Freddie alle tastiere ed alla voce, campionata su più piste. Negli anni a seguire sono usciti vari ‘snippets’ di questo brano, tutti diversi e tutti incompleti. “Speriamo che questo 2020 sciagurato, almeno da questo punto di vista, ci porti una gioia” scrissi al tempo e devo dire che, tutto sommato, la pubblicazione ufficiale di questo singolo è stata un bel colpo. Un brano struggente, pieno di malinconia. Un pezzo di storia riportato alla luce.
(Full Studio Demo Version 5:27)
(Instrumental Guitar Demo 3:58)
(Demo Excerpts)
(Official Version 4:16)
You Know You Belong To Me: scritta da Brian May, questo brano è un pezzo acustico suonato e cantato dal solo autore. Una ballata breve.
(Demo Version)
Water: altro pezzo accreditato ai Queen ma cantato da May. Un buon demo ma, purtroppo, rimasto nella fase embrionale.
(Demo Version)
Affairs: è una demo completa, per quanto riguarda la struttura musicale, ma ancora con testi incompiuti. Questo brano è stato presentato dal produttore Queen David Richards durante la festa per celebrare il 5 ° anniversario di QueenItalia a Roma, presso Stazione Birra. Una ballata in stile Queen che avrebbe meritato più fortuna.
(Demo Version 3:27)
Grand Dame: jam completamente strumentale, sarebbe servito come base per una nuova canzone. Non è noto se ne esiste una versione con il testo. Questo brano è stato presentato dal produttore Queen David Richards durante la festa per celebrare il 5 ° anniversario di QueenItalia a Roma, presso Stazione Birra. Un potente brano rock che non ha nulla da invidiare ad I Want It All, con un pesante lavoro di chitarra ed un leggero andamento boogie che la caratterizza.
(Instrumental Demo Version 2:21)
Brother Of Mine: attribuita a Brian, è una canzone sulla quale, per anni, si sono fatte diverse supposizioni ed ipotesi. Solo recentemente si è rivelata una lenta ballata che avrebbe potuto evolversi in un brano da pubblicare in forma ufficiale come Queen o come Brian May solista…
Had To Believe Me: brano scritto da Freddie durante le session di The Miracle. Non abbiamo la certezza che sia stata registrata o sia rimasta solo in versione testo su carta.
Everybody Needs Somebody: brano scritto da Freddie durante le session di The Miracle. Non abbiamo la certezza che sia stata registrata o sia rimasta solo in versione testo su carta.
In Search Of Love: brano scritto da Freddie durante le session di The Miracle. Non abbiamo la certezza che sia stata registrata o sia rimasta solo in versione testo su carta.