Il miracolo dei Queen – L’ultimo album in studio dei Queen risale al 1986, A Kind Of Magic. Poi il gruppo partì per il Magic Tour, il tour europeo per promuovere l’album. Nessuno sapeva che sarebbe stato l’ultimo tour del quartetto inglese. Nel Dicembre dello stesso anno, uscì l’album dal vivo Live Magic, come testimonianza del maestoso tour estivo. Nel 1987 uscì la VHS Live In Budapest che permetteva di vivere uno dei più emozionanti spettacoli del Magic Tour, in quanto arricchito di scene fuori dal palco. Dopo il silenzio, i 4, prendono strade differenti.
John Deacon, collaborò fugacemente con il gruppo Morris Minor and the Majors, comparendo nei video ‘Stutter Rap’ e ‘This Is The Chorus’. Non stava attraversando un bel momento con la moglie e decise di partire per una lunga vacanza con tutta la famiglia con destinazione Biarritz, un’elegante cittadina di mare sulla costa basca a sud-ovest della Francia.
Roger Taylor si dedicò ai suoi lavori solisti. Mentre nel 1977 pubblicò un singolo e nel 1981 e 1984 un album, questa volta decise di andare oltre e creò una vera e propria band: nel luglio del 1987 nacquero i Cross. Roger aveva già vario materiale pronto e a Ottobre uscì il loro primo singolo ‘Cowboys And Indians’ e nel Gennaio del 1988 uscì il primo album, ‘Shove It’.
Anche Brian May rimase nell’ambiente musicale producendo prima il singolo e poi l’album dei Bad News, una ‘finta’ band heavy metal. Si dedicò anche alla produzione dell’album ‘Talking Of Love’ dell’attrice Anita Dobson (che in quel momento era la fidanzata segreta). Questo album conteneva alcune tracce scartate dai Queen, come ‘Let Me In (Your Heart Again)’ e ‘I Dream Of Christmas’. Collaborò anche con i Black Sabbath, nel brano ‘When Death Calls’, tratto dall’album ‘Headless Cross’. In questo periodo Brian perse il padre e il chitarrista soffrì di depressione.
Freddie Mercury, dopo la sua vacanza di una vita in Giappone in compagnia di Jim Hutton, decise di rimettersi subito al lavoro. Il 27 Febbraio del 1987 uscì il singolo solista di Freddie ‘The Great Pretender’, cover del celebre brano dei Platters. Il singolo raggiunse il quarto posto nella classifica del Regno Unito e Freddie, insieme a Mike Moran, iniziò a scrivere e registrare il suo secondo album in studio presso i Townhouse. Tutte le idee relative a questo progetto vennero accantonate quando il cantante incontrò Montserrat Caballé, una soprano operistica spagnola, che aveva la voce di una potenza e gamma di sfumature incredibili, descritta da Freddie come la “migliore al mondo”. Montsy, come la ribattezzerà Freddie, gli chiese di scrivere ed eseguire un duetto con lei, un brano dedicato alla sua città Natale: Barcellona. Barcellona, il singolo e infine l’album omonimo, è stata una riuscita combinazione crossover di rock e opera. Pubblicato da Polydor nel Regno Unito nell’Ottobre 1988, raggiunse il 25° posto nelle classifiche inglesi. Il singolo Barcellona fu pubblicato quasi un anno prima, il 24 Ottobre 1988 nel Regno Unito classificandosi al numero 8, impressionante per una canzone del suo genere. Gli altri singoli estratti dall’album furono ‘The Golden Boy’, scritta da Mercury, Moran e Tim Rice e ‘How Can I Go On’ che vede al basso l’amico John Deacon, nel Gennaio 1989. E’ in questo periodo che Freddie scopre di essere malato di AIDS e che l’ex manager, Paul Prenter, vende i segreti di Freddie al Sun.
Nel frattempo, le voci di una separazione dei Queen si fanno sempre più insistenti. Ma i quattro avevano un accordo: ognuno avrebbe scritto del materiale per proprio conto e quando sarebbe stato il momento giusto le avrebbe portate agli altri e rielaborate tutti insieme per creare il nuovo album dei Queen. Anche in passato la band aveva fatto più o meno la stessa cosa ma questa volta, tutti i brani sarebbero stati accreditati alla band in modo da non creare ulteriori attriti e frizioni tra i componenti della stessa. Verso la fine del 1987 la band si riavvicina e nel Gennaio dell’anno successivo, presso gli Olympic Studios di Londra, iniziano le sessioni di registrazione che porteranno all’album The Miracle.
Come accennato, ogni componente della band portò con se qualche brano: Brian ‘I Want It All’, Too Much Love Will Kill You’ e ‘Scandal’, Roger ‘The Invisible Man’, ‘Hijack My Heart’ e ‘Breakthru’, Freddie fu il più prolifico: portò due brani scritti a quattro mani con John, ‘My Baby Does Me’, ‘Rain Must Fall’ e poi consegnò alla band altri 5 brani, ‘A New Life Is Born’, ‘Party’, ‘Khasoggi’s Ship’, ‘The Miracle’ e ‘Was It All Worth it’.
Come detto i Queen iniziarono a registrare nel Gennaio del 1988 e terminarono nel Febbraio del 1989. Nonostante il tempo preso per staccare e l’accreditare tutti i brani alla band, le divergenze tra i quattro erano notevoli, come disse lo stesso May in un’intervista “Eravamo come cani e gatti. C’erano momenti in cui tutte le nostre idee funzionavano benissimo insieme e quindi la giornata trascorreva meravigliosamente. Poi c’erano giornate nelle quali tutti spingevano e tiravano le proprie idee in direzioni opposte. Grazie a Freddie, spesso, trovavamo un compromesso.”
Anche John ribadisce il concetto: “E’ l’album più duro che abbiamo fatto! Siamo stati un anno intero in studio, ero esausto!”
In verità, le registrazioni vennero interrotte per diverse settimane in quanto John si tagliò una mano stringendo troppo forte un bicchiere di cristallo dal nervoso. Giusto per capire i rapporti tra i quattro.
Nonostante tutto, il 22 Maggio del 1989 venne pubblicato il nuovo album dei Queen: The Miracle. Fu pubblicato dalla Capitol Record in USA e dalla Parlophone Records nel Regno Unito, dove fu il primo album in studio della band ad essere pubblicato su questa etichetta. In origine l’album doveva chiamarsi ‘The Invisible Man’, ma qualche settimana prima dell’uscita decisero di cambiare il nome in ‘The Miracle’. Freddie ci spiega il perché: “The Invisible Man sarebbe stato un bel titolo ad effetto! Poi però abbiamo pensato che la stampa potesse usare quel titolo contro di noi, magari scrivendo un sacco di cazzate; così verso la fine dei lavori in studio, ho detto a Roger che sarebbe stato meglio spostare l’attenzione di tutti su un altro titolo, ed è così che abbiamo scelto The Miracle! Con questo titolo, in tanti hanno pensato che ci fossimo montati la testa!”