Chi erano i Queen prima dei Queen? Che cosa facevano Brian May, Roger Taylor, John Deacon e Freddie Mercury, prima di incontrarsi ed entrare nella storia della musica? Cosa facevano questi quattro ragazzi prima di diventare delle leggende rock?
Queste domande mi vengono sempre in mente quando ascolto parlare gente che ha visto il film Bohemian Rhapsody fino allo sfinimento, gente che pensa di conoscere 50 anni di storia di un gruppo, dopo aver visto un film di poco più di due ore. Un bel film, ci mancherebbe, che oltre ad aver vinto l’Oscar, ed altri premi, ha riportato in auge la band di Mercury e soci ma… ma… Romanzando e condensando una storia molto più interessante, dal punto di vista storico/musicale, forse, molto meno interessante da portare sul grande schermo. Premetto che cercherò di non essere lungo e noioso, ma farò solo un breve sunto, un prologo che spieghi come siamo arrivati ad avere al basso il buon Deacon John! Ma partiamo dall’inizio, dal 1957…
The Reaction – Roger Taylor
Lo sviluppo musicale di Roger iniziò a Truro, nel 1957, quando tutta la famiglia Taylor si trasferì in Cornovaglia. Fu qui, dopo aver appreso i rudimenti dell’Ukulele, che Roger formò il suo primo gruppo musicale, i Bubblingover Boys. Questi ragazzi avevano l’obiettivo di fare skiffle, genere che in quegli anni era molto in voga e che doveva essere una sorta di rock’nroll primordiale. Ma le buone intenzioni e la passione, spesso, non bastano e come ricorda lo stesso Roger: “Nessuno di noi sapeva davvero suonare. Stavamo lì in piedi e strimpellavamo accordi senza senso. Fu terribile!“
Nel 1961, Taylor ricevette un paio di tamburi per Natale. Ma solo tre anni dopo capì che il suo ruolo era quello di suonare le percussioni e formò il suo vero primo gruppo: un trio strumentale che cambiava nome molto spesso tra cui Beat Unlimited e Cousin Jacks. Mike Dudley, compagno di classe e di band, ricorda così quel gruppo: “La band era formata da me alla chitarra, Roger alla batteria e David Dowding al basso. – continua Mike – Facevamo le prove nel fienile della fattoria dei genitori di Dave. Suonavamo le cose con cui tutti iniziavano a quei tempi, cover degli Shadow come ‘Riders in the Sky’, dove Roger suonava la chitarra, ‘Apache’, ‘FBI’ e ‘Midnight’. Nessuno dei tre aveva delle doti canore significative quindi, ad un certo punto, entrò a far parte della band un cantante, del quale non ricordo il nome, ed iniziammo a suonare classici dei Rolling Stones e di Chuck Berry”
La band fece qualche concerto per gli amici, alle feste private e sembra che suonarono anche al locale Liberal Party. Per anni si è vociferato di una registrazione di questi momenti dal vivo ma ad oggi restano solo voci.
All’inizio del 1965 Roger e Mike abbandonarono i Beat Unlimited/Cousin Jacks per entrare nel gruppo Johnny Quale & the Reaction, una band formata da sei elementi. Oltre a Roger e Mike il gruppo era composto dal cantante Johnny Grose, dal chitarrista Graham Hankins, il bassista Jim Craven ed al sassofono John ‘Akcer’ Snell.
“Con i Johnny Quale” ricorda Mike “suonavamo ogni tipo di brano: dal pop al blues alla ‘Muddy Waters’, facevamo cover di Ray Charles, Swinging Blue Jeans, Elvis Presley e Billy Fury. Venivano molto bene a Johnny. Alcune volte facevamo anche dei brani strumentali. Johnny era una specie di clone di Elvis; poteva cantare un po’ tutto ma la sua voce iniziò ad avere dei seri problemi...”
Nonostante questi problemi, il 15 Marzo 1965, suonarono al quinto Rock ‘n’ Roll Rhythm Championship di Cornovaglia; una specie di gara di gruppi composti da teenagers che si teneva, ogni anno, a Truro. L’ingresso alla serata era a pagamento, 6 penny, e 800 ragazzini si ammassarono per sentire suonare le band locali. Johnny Quale and the Reaction eseguirono due brani, ma non vinsero la gara.
Nonostante il quarto posto al contest, per tutto il 1965 i Reaction, suonarono nei dintorni di Truro. A Novembre dello stesso anno il gruppo sostituì il cantante Johnny Grose con Roger Brokenshaw.
Brokenshaw era un grande appassionato di musica nera americana e ciò spinse il gruppo verso altri territori musicali. “Eravamo una buona band soul per quei tempi,”ricorda Mike Dudley, “facevamo pezzi come ‘Mr Pitiful’, ‘Shake’, ‘Knock On Wood’ ‘Will You Still Love Me Tomorrow’, ‘My Girl’, ‘Down In The Valley’, ‘In The Midnight Hour’ e ‘Land of 1000 Dance’. Queste erano anche le nostre canzoni preferite. Con l’arrivo di Roger Brokenshaw iniziammo anche a fare dei brani un po’ più rock con Roger Taylor alla voce come ‘Summertime Blues’, ‘Satisfaction’, ‘Long Tall Sally’ e ‘Smokestack Lightning’. “
Nel frattempo la direzione musicale della band stava prendendo un’altra strada e Mike passò dalla chitarra all’organo. I Reaction inserirono anche alcuni brani di Bob Dylan al loro set, tra cui ‘She Belongs To Me’, ‘Desolation Row’, ‘Like A Rolling Stone’ e ‘Ballad Of A Thin Man’.
“Ai tempi a noi interessava solo la musica. Roger (Taylor) era il miglior musicista della band e l’idea di suonare Dylan fu sua! “ricorda Mike.
All’inizio del 1966 i Reaction cambiarono chitarrista: Graham Hankins fu sostituito da Geoff Daniel ed il 15 Marzo si presentarono, nuovamente, al sesto Rock and Rhythm Championship.
Di quella serata abbiamo il ricordo di Roger Brokenshaw. “Suonammo ‘Will You Still Love Me Tomorrow’ ed ‘In The Midnight Hour’. Roger Taylor ed io cantammo in entrambi i brani, io ero la voce solista. Arrivammo primi“
Il primo premio consisteva in una coppa d’argento, un’audizione per la BBC (che non avvenne mai) e sarebbero stati il gruppo di apertura per il concerto a Redruth di Gerry and the Pacemakers.
Adesso i Reaction venivano scritturati con il sottotitolo di ‘Gruppo Campione di Cornovaglia’, e si facevano annunciare come ‘Il favoloso gruppo di sei elementi con sassofono e organo’. Il 16 Agosto aprirono il concerto dei Kinks al ‘Summer Spectacular’ di Torquay. Il gruppo stava andando alla grande, mancava solo la registrazione di un album.
“Un giorno il nostro vecchio amico, Johnny Quale, ci telefonò chiedendoci di suonare con lui per la realizzazione di alcuni demo che voleva spedire a Norrie Paramor, un funzionario della EMI. Quale aveva anche ricevuto un’offerta da Val Parnell, per apparire nel suo programma ‘Saturday Night At The London Palladium’. Lo studio era un po’ arrangiato in un vecchio cinema, ma andammo, provammo e suonammo”racconta Mike.
Johnny Quale & The Reaction tornarono insieme per per registrare un Ep con i seguenti brani: ‘Bona Serra’, ‘Just A Little Bit’, ‘What’s On Your Mind’ e ‘I’ll Go Crazy’.
“La registrazione dell’EP” ricorda Mike Dudley “venne realizzata in uno o due takes. Il ragazzo che registrava il tutto, venne da noi e ci disse che con 20 sterline in più, avremmo potuto realizzare un 45 giri con due brani. Registrammo ‘In The Midnight Hour’ e ‘I Feel Good (I Got You)’”.
“Roger era un batterista fantastico,” ricorda il bassista Ricky Penrose “Keith Moon dei The Who era un suo grande idolo”.
Nel Luglio (oppure Ottobre) del 1966, i Reaction suonano davanti a 300 fans a Truro. Il set, lungo circa 35 minuti venne registrato e conteneva le seguenti canzoni: ‘Game of Love’, ‘Hey Mama (Keep Your Big Mouth Shut), ‘Tell Me Watcha Gonna Do About It’, ‘Slow Down’, ‘Respect’, ‘I Feel Good’, ‘It’s Gonna Work Out Fine’ e ‘Land of 1000 Dances’
“Registrai lo show su un HMV,”ricorda Neil Battersby, roadie della band ed autista del loro van. “Lo registrai per puro divertimento. Misi il microfono nella stanza del backstage.“
La registrazione era veramente di bassa qualità, ma comunque resta una finestra aperta nel tempo per poter sentire che cosa faceva Roger Taylor, il ragazzino di Truro, prima di diventare Roger Taylor il batterista dei Queen. A questo punto della loro carriera, i Reaction, con molta probabilità erano Taylor, Dudley e Penrose. Daniel, Snell e Brokenshaw avevano già lasciato la band.
“Non eravamo un gruppo pop. Con due chitarre, batteria e basso stavamo uscendo dalla fase più o meno soul e stavamo entrando nella fase rock. In seguito avremmo fatto cover di Hendrix e dei Cream con molta più attenzione al nostro sound. stavamo cercando un suono molto più pieno, cercando di compensare anche la mancanza della seconda chitarra, eravamo diventati un trio, Roger, Ricky ed io, “continua Mike. “E credo che si possa sentire anche nella registrazione fatta da Neil. Forse il sassofonista era ancora con noi… Comunque in giro dovrebbe esserci una foto di questo concerto ma non è molto chiara e difficilmente puoi vedere Roger.“
Purtroppo questo sound non durerà per molto in quanto Mike abbandonò l’organo per compare una Stratocaster bianca come quella di Jimi.
Nel 1967 i Reaction passarono da ‘Il favoloso gruppo di sei elementi con sassofono e organo’ ad un power trio hard rock.
Nonostante il loro talento musicale, i Reaction restarono una cover band. Nel loro set vennero incluse anche canzoni di Hendrix, Cream e Fleetwood Mac e, nonostante Roger fosse un appassionato di Keith Moon, solo il brano ‘My Generation’ entrò nel set della band di Cornovaglia.
Nel 1967, la strada dei tre si separa. Infatti finiscono la scuola e qualcuno andrà a Londra a fare l’università e qualcuno andrà a lavorare. Per i tre ragazzi la musica era solo una passione. Roger si trasferì a Londra nell’Ottobre del 1967, per andare a studiare odontoiatria.
Nell’estate del 1968 i tre tornarono in Cornovaglia per fare una serie di concerti, il ‘Summer Coast Sound Experience’ che venivano fatti sotto un tendone di proprietà di amici lungo la costa Ovest della Cornovaglia.
“Suonavamo sulla spiaggia “ricorda Ricky Penrose “Ci spostavamo su una jeep guidata dai bagnini e la sabbia entrava ovunque nella nostra attrezzatura! Fu veramente terribile.“
“Si suonava sulla spiaggia praticamente,” racconta Mike Dudley, “c’erano i cavi della corrente lunghi 200 metri che attraversavano tutta la spiaggia per permetterci di usare l’attrezzatura. Piovve tantissimo quell’estate, ma facemmo ugualmente qualche concerto davanti a diverse centinaia di persone.“
L’ultimo concerto dei Reaction fu a Settembre del 1968, denominato ‘A disastrous booking in a thunderstorm at Trevellas Port’ un posto vicino a St. Agnes doveva viveva Mike. La band si ritrovò ad indossare dei vestiti con fantasie floreali come ricorda Ricky Penrose: “Sì, avevamo terribili pantaloni ‘fioriti’. Ma la cosa peggiore è stata come ti guardavano quando ti fermavi a fare benzina… “
Alcune voci sostengono che un concerto del ‘Summer Coast Sound Experience’ fu registrato ma Neil Battersby ha sempre detto che lui non registrò più niente dopo il concerto del 1966. Mike Dudley, al contrario, sostiene che esistano almeno altre due/tre registrazioni della band dal vivo, ma sembrano andate perdute. Secondo Dudley: “Dovrebbe esistere una registrazione professionale fatta per il Truro Tape Recorder Club. Tale registrazione comprende ‘Sunshine of Your Love’ dei Cream e ‘Fire’, ‘Foxy Lady’, o ‘The Wind Cries Mary’, ‘Hey Joe’, o ‘Can You See Me’ di Hendrix. Questa erano le canzoni che facevamo spesso dal vivo e che ci venivano meglio. Eravamo noi tre: io alla chitarra, Ricky al basso e Roger alla batteria e alla voce. Ricordo benissimo queste cassette e la loro incredibile qualità audio. Le migliori registrazioni che abbiamo mai fatto! Dovevano darcene delle copie ma credo che nessuno di noi abbia mai ricevuto nulla.“
Nell’autunno del 1968, Roger lasciò definitivamente Truro, dedicandosi alla sua nuova vita: lo studio dei denti ed il mettere in piedi una nuova band.
Ma facciamo un passo indietro… Torniamo al 1963, andiamo a Londra!
1984 – Brian May
Mentre i Beatles stavano registrando presso gli studi Abbey Road il loro LP “With The Beatles”, il signor Harold May stava aiutando suo figlio, il sedicenne Brian, a costruire una chitarra elettrica. Leggendo così sembra una follia, ma quella chitarra diventerà la famosa Red Special, marchio unico ed incontrastato del sound dei Queen.
In attesa del suo nuovo ‘giocattolo’, Brian faceva pratica su una chitarra acustica spagnola che i suoi genitori gli avevano regalato per il suo settimo compleanno. Esiste una storia dietro questa chitarrina: Brian la prestò ad un suo amico, Dave Dilloway, che la tenne fino al 1991! Possiamo vedere la chitarra nel video di Headlong!
Ma torniamo nel 1964. Brian e Dave stavano registrando, amatorialmente, del materiale insieme, sperimentando le varie attrezzature che potevano reperire al tempo. Uno dei brani di quelle sessioni, sopravvissuto fino ai giorni nostri, è il brano R&B ‘Bo Diddley’ dello stesso Bo Didley.
Fu lo stesso Dave a trovare il nastro contenente la registrazione “Ho trovato il nastro buttato insieme ad altre cose di quel periodo. Registrammo il brano nella stanza di Brian; lui cantava e suonava la chitarra e io suonavo il basso e la batteria. E’ sicuramente una registrazione risalente a prima della formazione dei 1984.Questa è l’unica cassetta in mio possesso! “
I due registrano anche dei brani strumentali degli Shadows come “Apache”, “FBI”, “Wonderful Land”e “The Rise And Fall Of Fingel Blunt”ed anche brani dei Ventures come “Rambunkshush”. Provarono anche “Windy And Warm”di Chet Atkins ed il brano di Cliff Richard’s “Bachelor Boy”, con Brian alla voce. Dave ha una sua teoria, molto probabilmente corretta: “Brian è noto per essere molto meticoloso ed avrà sicuramente catalogato, ed archiviato nella sua collezione, numerose registrazioni e memorabilia dei Queen (e pre-Queen), e quasi sicuramente avrà conservato anche queste bobine“
Detto ciò tempestiamo il web con l’hashtag #BRIANESCILE ed andiamo avanti nel racconto.
Nell’autunno del 1964, il duo Bria/Dave iniziò a formare una band con i loro compagni di scuola: al basso John ‘Jag’ Garnham, alla batteria Richard Thompson, all’armonica e alla voce Tim Staffell. Dopo aver scartato alcuni nomi, tra i quali sottolineerei ‘Mind Boggles’ e ‘Bod Chappy & the Beetles’, il quintetto decise di chiamarsi 1984, in onore del futuristico libro di George Orwell. Nonostante il nome futurista erano molto legati alla tradizione beat del tempo: dai vestiti al taglio di capelli.
La band provava regolarmente nei locali della scuola primaria di Chase Bridge a Twickenham ed il 28th ottobre del 1964, fecero il loro primo concerto. Sembra che questo concerto, o le sue prove, fossero state registrate ma la cassetta non è mai arrivata ai nostri tempi.
Comunque i 1984, registrarono moltissimi dei loro concerti, in modo da poterli riascoltare e migliorare. Purtroppo le cassette vergini costavano molto al tempo e, per risparmiare, dopo aver ascoltato la registrazione e preso gli appunti necessari a migliorare il loro ‘sound on stage’, le cassette venivano riutilizzate per registrare il concerto successivo.
La registrazione più vecchia che è arrivata a noi, risale al 1965. Non è uno show dei 1984, ma è un concerto che vede presenti Brian May alla voce ed al basso, Pete ‘Woolly’ Hammerton come voce e chitarra e Richard Thompson alla batteria. Le canzoni presenti sulla cassetta sono ‘Dancing In The Street’ di Martha & the Vandellas , ‘Eight Days A Week ‘ dei Beatles, ‘My Generation’ dei Who e ‘I’m Taking Her Home’ dei The Others .
Anche i 1984 proponevano spesso dal vivo ‘I’m Taking Her Home’ e Brian, in qualche occasione, è stato la special guest nei concerti dei The Others. E’ confermato che Brian non compare nel 45 giri dei The Others ‘Oh Yeah/I’m Taking Her home’ come è stato spesso rumoreggiato negli anni. Infatti Pete ‘Woolly’ Hammerton si è aggiunto alla band dopo la realizzazione del singolo.
Nell’autunno del 1965 Brian si iscrive all’Imperial College per studiare fisica ed astronomia e nel dicembre dello stesso anno, prima delle vacanze natalizie, Brian organizza un concerto con i 1984 proprio all’Imperial College. Non conosciamo di preciso la data di questo spettacolo, ma il debutto al college della band di May è stato registrato su una cassetta che è arrivata fino a noi! La qualità non è delle migliori, ma possiamo farci un’idea del set che la band portava sul palco: “Cool Jerk”(Capitols), “Respect”(Otis Redding), “My Girl”(Temptations), “Shake”(Sam Cooke), “Stepping Stone”(Monkees), ‘You Keep Me Hanging On”(Supremes), “Whatcha Gonna Do About It”(Small Faces), “Substitute”(Who), “How Can It Be”(Birds), “Dancing In The Street”(Martha and the Vandellas), “Dream”(Everly Brothers) e “Sha La La La Lee”(Small Faces).
“Il nostro repertorio era molto vasto ed eclettico”ricorda Tim Staffell. “Ma gli Small Faces hanno avuto molta influenza su di noi. A me piaceva molto il rhythm’n’blues. Brian era un patito dei Beatles come Dave. A Richard piaceva il R&B mentre Jag… a lui andava bene tutto. Approcciavamo i concerti come una recita scolastica, non eravamo una rock band pericolosa. Diciamo che ciò che facevamo sul palco con i 1984 si è evoluto nei Queen.“
Il 1966 si apre all’insegna di alcuni show al Thames Rowing Club in Putney; esistono due registrazioni che mostrano i progressi fatti dalla band una data 15 gennaio 1966 nella quale sono registrate “I’m A Loser”(Beatles), “I Wish You Would”(Yardbirds), “I Feel Fine”(Beatles), “Little Egypt”(Coasters), “Lucille”(Little Richard), “Too Much Monkey Business”(Chuck Berry), “I Got My Mojo Working”(Muddy Waters), “Walking The Dog”(Rufus Thomas) e “Heart Full Of Soul”(Yardbirds).
La seconda cassetta è datata 29 gennaio e, dalle canzoni incise, possiamo vedere il vasto repertorio che avevano i 1984 e la facilità con cui si rinnovavano. La cassetta inizia con “Bright Lights, Big City”(Jimmy Reed), “Chains”(Beatles), “Walking The Dog”(Rufus Thomas), “Lucille”(Little Richard), “Our Little Rendezvous”(Chuck Berry), “Jack O’ Diamonds”(Lonnie Donegan), “I Got My Mojo Working”(Muddy Waters), “Little Egypt”(Coasters), “I’m A Man”(Bo Didley). Lo spettacolo si chiude con “Bye Bye Bird”(Sonny Boy Williamson).
Per essere un gruppo amatoriale alla ricerca di un contratto discografica, i 1984 hanno tantissimo materiale live registrato e sopravvissuto al tempo. Dave Dilloway, ha una cassetta contenente i seguenti brani, registrati non si sa dove, divisi in cinque distinte sezioni:
- “Route 66″, Canzone “Canzone strumentale senza nome”, “I’m Taking Her Home”, “Too Much Monkey Business”, “Yesterday”(cantata da Brian), “Walking The Dog”, “Lucille”
- “Little Rendezvous”, “Keep On Running”, “Feel Fine”, ‘Walking The Dog”, “Jack 0’ Diamonds”, “High Healed Sneakers”, “I Want To Hold Your Hand”, “I Got My Mojo Working”, “I Should Have Known Better”
- “Little Rendezvous”, “Jump Back Baby Jump Back”, “I Feel Fine”, “Bye Bye Bird”, “Little Egypt”, “Crazy House”, “Lucille”, “Oh Yeah”, “Heatwave”, “1’oo Much Monkey Business”, “I Should Have Known Better”, “I Got My Mojo Working”
- “My Generation”, “Little Egypt”, “Dancing In The Street”, “Whatcha Gonna Do About It”, “I’m A Man”, “Heatwave”, “Lucille”, “Bye Bye Bird”
- “Heart Full Of Soul”, “Too Much Monkey Business”, “Something’s Got A Hold On Me”, “Keep On Running”, “My Generation”, “Tired Of Waiting”, “Bright Lights, Big City”, “Happy Hendrick’s Polka”.
“Sono demo casalinghi “rivela Dave. “Sono molti brani blues, un po’ soul e qualche cover dei Beatles. La qualità non è delle migliori e non c’è un grandissimo lavoro di chitarra di Brian, quello arriverà dopo quando introdurremo pezzi più rock dei Cream e di Hendrirx. La versione di ‘Yesterday’ cantata da Brian è molto pulita.“
La band fece vari concerti per tutto il 1966, compatibilmente con gli impegni dei vari membri del gruppo.
Nel Febbraio del 1967 il giornale locale ‘Middlesex Chronicle’ pubblicò un articolo relativo alla band. Il giornalista del Chronicle aveva assistito ad un loro concerto e ne era rimasto esterrefatto, definendo la band come “uno dei gruppi più lungimiranti di oggi”. Il giornalista rincara la dose di complimenti: “Brani classici come ‘Heatwave’ ricevono un trattamento molto originale, principalmente grazie ai suoni che Brian estrae dalla sua chitarra. Accordi jazz e suoni elettronici aggiungono sensibilità e sfumature a tutti i brani rendendoli unici. Usando due grancasse per un suono più pieno, il drumming di Richard, combinato con i riff di basso di Dave e il lavoro costante alla chitarra ritmica di John, forniscono una solida base per sperimentare nuovi suoni.”
“Durante i nostri concerti giocavamo molto con l’impianto luci”racconta Dave, “ma essendo una piccola band locale, i soldi erano pochi e quindi ci si arrangiava come si poteva. ”
Circa il suono psichedelico proveniente dalla chitarra di Brian, Dave aggiunge: “I Pink Floyd lo avevano influenzato molto. Quindi, come è tipico di Brian, costruì una piccola scatola fuzz sulla sua red special! “
Nel Marzo del 1967, Brian venne avvicinato dal gruppo dei The Left Handed Marriage per registrare alcuni brani con loro e, visto che questa cosa non influiva sulle attività dei 1984, accettò di buon grado. Il 4 Aprile nell’ AMC Sound Studios, uno studio amatoriale in Manor Road a Twickenham, Brian registrò la chitarra ed i cori in alcuni brani: “I Need Time”, “She Was Once My Friend”e “Sugar Lump Girl”e “Yours Sincerely”(che non era altro che una versione di “Give Me Time”con il testo scritto dall’autore russo Pushkin).
Di queste registrazioni vennero realizzati degli acetati in quanto l’idea era quella di pubblicare commercialmente questo EP. Invece questi brani divennero una sorta di demo per il loro produttore che li invitò a produrre qualcosa di più professionale agli Abbey Road Studios.
Le prime sessioni iniziarono il 28 Giugno del 1967 ed i Left Handed Marriage vennero raggiunti da Brian e Dave, che fu coinvolto nel suonare il basso. Vennero realizzate due canzoni: una nuova versione di “I Need Time”ed una canzone inedita dal titolo “Appointment”. I due brani dovevano essere pubblicati come singolo in Agosto, ma ancora una volta restano solo gli acetati, in quanto il singolo non vide mai la luce.
I Left Handed Marriage furono invitati, il 31 Luglio del 1967, ai Regent Sound Studios di Londra. Ancora una volta Brian raggiunse la band, stavolta senza Dave, ma con l’amico John Frankel, che oltre a suonare il basso, suonava anche il pianoforte. Vennero registrate delle nuove versioni dei brani già noti: “I Need Time”, “She Was Once My Friend”e “Appointment”.
Nonostante l’ottima qualità delle registrazioni, i Left Handed Marriage non riuscirono ad ottenere nessun contratto e sparirono dalla circolazione. Questo materiale è rimasto nei cassetti fino al 1993, quando, finalmente, i Left Handed Marriage pubblicarono l’album ‘Chain’.
Durante la parentesi in studio con l’altro gruppo i 1984 continuavano a fare concerti e, nonostante fossero una cover band come tante altre in circolazione a Londra in quel periodo, è proprio nel 1967 che toccarono l’apice della loro carriera: erano la support band del loro idolo Jimi Hendrix, che suonava all’Imperial College il 13 Maggio, il giorno dopo l’uscita dell’album “Are You Experienced”. Brian incontrò Jimi fuori dal camerino. Il chitarrista di colore lo squadrò e gli chiese: “Scusa, dov’è il palco? “
Il 1967 sembrava l’anno giusto per loro e registrarono addirittura un demo tape. Grazie alle conoscenze di Dave, il gruppo fu invitato ai Thames Television Studios per provare l’attrezzatura. Proprio come succederà ai Queen, con i De Lane Lea Studios, qualche anno più tardi. Come sempre Dave preservò quelle registrazioni e oggi suonano ancora perfettamente. Il risultato presente in quelle cassette è costituito dai seguenti brani: “Hold On I’m Coming”, “Knock On Wood”, “NSU”, “How Can It Be”, due versioni della composizione firmata May/Staffell “Step On Me”, “Purple Haze”, “Our Love Is Driftin'”, “Remember”/”Sweet Wine”e “Get Out My Life Woman”/”Satisfaction”, “My Girl”.
A Settembre parteciparono alla ‘Battle Of The Bands’, un contest che si teneva al Top Rank Club di Croydon. Per poter essere ammessi al contest, le band dovevano inviare un loro demo su una cassetta Scotch. I 1984 realizzarono due master uno con la cover di Marvin Gaye “Ain’t That Peculiar?”l’altro master conteneva la cover degli Everly Brothers “Crying In The Rain”. Una copia di questi demo esiste ed è nella collezione di Dave Dilloway. “Tim cantava ‘Ain’t That Peculiar?’, mentre duettava con Brian in ‘Crying In The Rain’. I brani vennero registrati in presa diretta in unico take e quindi hanno quella sensazione di essere dal vivo, un suono limpido e pulito.“
Il contest fu vinto proprio dai 1984 che ricevettero una serie di cassette vuote della Scotch ed un album a testa dal catalogo della CBS. Inoltre il loro demo venne spedito alla CBS A&R per la ‘battaglia’ nazionale, ma non vennero selezionati.
Come sempre, anche la performance di quella sera fu registrata su nastro – per una futura recensione del “Melody Maker”, ma con molta probabilità fu cancellata poco dopo. Il set, di venti minuti, consisteva in “So Sad”degli Everly Brothers, “Stone Free”di Hendrix, “She’s Gone”di Buddy Knox e “Knock On Wood”di Eddie Floyd.
Dopo il concerto, la band fu avvicinata da un promoter che chiese loro se volevano partecipare ad un concerto di beneficenza che si sarebbe tenuto il 23 Dicembre all’Olympia Theatre di Londra, dal titolo: Christmas On Earth. I ragazzi pensavano di aver svoltato, in quanto la line up era formata da Hendrix, Traffic, Pink Floyd e Tyrannosaurus Rex, tra gli altri.
Nel frattempo arrivò Dicembre e la band si preparò al grande evento ma purtroppo le cose non andarono come avevano sognato. Tutti gli artisti principali erano saliti sul palco e quando arrivò il loro turno erano le cinque del mattino e fecero il loro set di trenta minuti davanti a pochissime persone assonnate.
Questo fu il canto del cigno della band. Nella primavera del 1968, a causa di diverse incomprensioni, Brian lasciò la band e Tim lo sostituì per un breve periodo alla chitarra. Poco dopo anche Staffell lasciò la band. Possiamo dire che i 1984 erano una buona band, solida e popolare nel circuito studentesco ma non ebbero quella scintilla di originalità che gli permise di fare il grande salto.
Smile – Brian May, Roger Taylor, Tim Staffell
Brian e Tim continuarono a tenersi in contatto, parlando di ciò che andava e ciò che non era andato con i 1984, ma soprattutto discutevano se creare o meno una nuova band. Entrambi sentivano la mancanza di suonare e quindi, nell’autunno del 1968, decisero di affiggere un foglio nella bacheca dell’Imperial College con scritto “Nuovo gruppo cerca batterista in stile Ginger Baker/Mitch Mitchell”. Les Brown notò questo cartoncino e passò i contatti ad un suo amico batterista, Roger Taylor. Quest’ultimo non perse tempo e contattò subito i nomi riportati sul foglio.
May rispose a questa richiesta con una lunga lettera, molto dettagliata, sul tipo di batterista che stavano cercando. Roger, per nulla intimorito, invitò Brian e Tim a Shepperd’s Bush dove teneva i suoi bonghi, in quanto la batteria era ancora a Truro. I due ex 1984 si presentarono con delle chitarre acustiche ed iniziarono a provare qualche brano. I tre si erano piaciuti immediatamente. Avevano talento, voglia di fare e idee artistiche ben chiare. Il nuovo gruppo venne chiamato Smile, nome breve, immediato e veloce. Il resto è storia.
Chiaramente una storia non del tutto raccontata nel film. Gli Smile durarono circa un anno e mezzo. Come si vede nel film, nella primavera del 1970, Tim abbandona il gruppo per cercare fortuna negli Humpy Bong, band capitanata dall’ex batterista dei Bee Gees, Jonathan Kelly. Anche gli Humpy Bong non durarono molto: fecero un singolo ‘Don’t You believe It’ e lo presentarono al celebre ‘Top Of the Pops’. Dopodiché sparirono nel nulla.
Tornando agli Smile, in questo anno e mezzo fecero diversi concerti all’Imperial College, facendo da gruppo spalla ai Tyrannosaurus Rex ed a Family, ed anche in Cornovaglia. Il concerto più famoso fu il 27 Febbraio 1969 alla Royal Albert Hall, un concerto benefico in favore del ‘National Council for the Unmarried Wife and Her Child’. A questo evento benefico partecipavano tanti grandi artisti del momento tra cui: Free, Joe Cocker, Spooky Tooth e la Bonzo Dog Band. Il tutto era presentato da John Peel. Il giornalista che recensì l’evento definì gli Smile il gruppo più rumoroso dell’intero occidente!
Qualche mese dopo, durante un concerto in un club di Londra, vennero avvicinati da un discografico della Mercury Records e senza pensarci firmarono il loro primo contratto. Nel Maggio del 1969 gli Smile entrarono nei Trident Studios di Londra e registrarono due brani: ‘Earth’, un inedito firmato Staffell, e ‘Step On Me’, il brano scritto a quattro mani May/Staffell nel periodo 1984. I due brani uscirono come singolo nell’Agosto del 1969, ma solo negli Stati Uniti ed in Canada e non ottenne il successo sperato.
I tre continuarono la loro vita on the road suonando ovunque e la Mercury Records decise di rimandarli in studio a registrare nuovi pezzi. Stavolta vennero spediti ai De Lane Lea a Wembley e, sotto la produzione di Fritz Freyer, registrano: ‘Blag’, ‘April Lady’, ‘Polar Bear’ e ‘Doin Allright’. Alla fine dell’anno la Mercury organizzò un concerto ai Kippington Lodge (che diventeranno i Brinsley Schwartz) e gli Smile avrebbero fatto da support act. Il trio suonò per meno di mezz’ora davanti a poca gente poco interessata.
Questa fu la goccia che portò Tim ad abbandonare Brian e Roger, per gli Humpy Bong. Non aveva più voglia di fare gavetta. Comunque Staffell non si arrese e nel 1972 si unì a Morgan Fisher nel suo progetto prog rock denominato Morgaan. Il gruppo fece due album: Nova Solis, che fu registrato in Italia, e The Sleeper Wakes l’anno successivo. Il gruppo si sciolse in quanto Fisher entrò nei Mott the Hoople.
Staffell abbandonò il mondo della musica e si dedicò a creare modellini, ed effetti speciali, per alcune serie tv tra cui ‘Il Trenino Thomas’.
E adesso entra in scena Freddie Mercury… Ma la storia non è andata proprio come viene raccontata nel film. Freddie era compagno di scuola di Tim all’Ealing College of Art e Mary Austin venne presentata a Freddie proprio da Brian May, che in quel tempo usciva con lei, giusto per citare due avvenimenti completamente travisati nel film. Ma non mi va di fare le pulci ad un film che ha vinto l’Oscar, che è stato visto da tantissime persone e che tutte queste persone lo riguardano volentieri ed ogni volta si commuovono. E’ giusto che QUESTE persone conoscano ‘questa’ storia della band, la storia che la band stessa, ha voluto raccontare e tramandare.
Con il mio articolo ci trasferiamoci a Zanzibar e vediamo come Freddie Mercury ha conosciuto Brian May e Roger Taylor rivoluzionando la storia della musica pop.
Farrokh Bulsara – Freddie Mercury
Non leggerete la biografia di colui che divenne una leggenda, ci sono diversi siti internet da leggere e moltissimi libri, più o meno, veritieri. Qui cercherò di illustrarvi il percorso musicale di una ragazzo che dall’isola di Zanzibar si ritrova nella Londra di metà anni 60.
Farrokh Bulsara nacque nel 1946 a Zanzibar ma i genitori lo fecero studiare in India alla St. Peter’s Boys School, un collegio britannico di Panchgani. Qui, oltre all’istruzione scolastica, Freddie impara anche a suonare il pianoforte e insieme ai compagni di scuola Derrick Branche, Bruce Murray, Farang Irani e Victory Rana forma i The Hectics. I ragazzi si esibivano alle feste ed agli eventi organizzati all’interno dell’istituto, suonando varie cover tra cui brani di Little Richard, Fats Domino, Elvis Presley e Cliff Richard.
“Freddie aveva 12 anni ed era il pianista del gruppo”racconta Branch. “Ogni volta che suonavamo le ragazze delle scuole vicine venivano a vederci ed urlavano sotto al palco, proprio come avevano sentito dire che le ragazze di tutto il mondo stavano cominciando a fare di fronte ai propri idoli.“
Freddie era molto timido ed era contento di lasciare che Bruce Murray si crogiolasse nella veste di leader e frontman della band.
“Freddie non ha mai parlato della sua gioventù “Dice David Evans. “La sua vita inizia quando si trasferì a Londra. Io lo avrei trovato romantico da raccontare ma per Freddie non lo era; per lui Zanzibar era un posto sporco… Non voleva davvero riconoscere quella parte della sua vita. Stranamente, anche quando si imbatté di nuovo in Derrick Branch a Londra, non fu particolarmente felice. Non era contrario a vederlo, ma all’improvviso non abbracciò Derrick come amico perduto da tempo.“
A causa della rivoluzione di Zanzibar del 1964, la famiglia Bulsara fu costretta a trasferirsi a Londra, e più precisamente nel Middlesex nei pressi dell’aeroporto di Heathrow, dove Freddie lavorò saltuariamente come magazziniere e come addetto ai bagagli.
Nel 1966 la svolta: Freddie viene ammesso all’Ealing Art College di Londra e si trasferisce nella capitale Inglese, in un piccolo appartamento vicino il Kensington Market.
“Freddie era molto interessato alla musica e alla scena musicale “ricorda Paul Humberstone, un coinquilino. “I suoi artisti preferiti erano i Beatles e Jimi Hendrix di cui faceva anche l’imitazione. Noi lo prendevamo in giro ma lui ci guardava serio e diceva ‘State tranquilli, un giorno diventerò famoso!’. Nessuno gli credeva anche perché nessuno lo aveva ancora sentito cantare.“
In questo periodo Freddie conosce Tim Staffell, suo compagno di corso nonché cantante e bassista degli Smile, un trio formato, oltre che dall’amico, dal chitarrista Brian May e dal batterista Roger Taylor; Freddie provò in tutte le maniere ad entrare nella band, senza mai riuscirci!
“Tutti coloro che gravitavano intorno agli Smile conoscevano Freddie, anche se non era nella band “. Aggiunge Chris Smith, quarto membro e tastierista degli Smile che fu licenziato poco prima del concerto alla Royal Albert Hall “Mi diceva ‘ Vorrei essere nel tuo gruppo ‘ e frasi tipo ‘Se fossi in questa band, non lo farei così ma così’ “
Grazie agli Smile, Freddie riprese a fare esperimenti con la musica. Iniziò a fare pratica con Tim, Chris ed un altro amico, Nigel Foster.
“Facevamo delle jam session al college,”ricorda Chris. “La prima volta che sentii cantare Freddie fu strepitoso. Aveva una voce ‘enorme’, piena. Sebbene il suo stile al piano fosse molto scolastico, aveva un tocco eccezionale. Dal punto di vista di un pianista il suo approccio era unico “.
Freddie si diplomò nel Giugno 1969 in grafica e design e, visto che con la musica ancora non riusciva a vivere, accettò alcune commesse per disegnare corsetti da donna per la pubblicità sui giornali locali. Si trasferì nell’appartamento di Roger Taylor a Sinclair Road ed insieme al biondo batterista degli Smile aprì una bancarella al mercato di Kensington. Inizialmente vendevano ‘opere d’arte’ realizzate dallo stesso Freddie, poi passarono alla vendita dei vestiti, nuovi e di seconda mano.
Freddie voleva fare il cantante a tutti i costi e si unì agli Ibex, una band di Liverpool formata dal chitarrista Mike Bersin, il bassista John Taylor (che non è il bassista cofondatore dei Duran Duran e neanche un parente di Roger) ed il batterista Mick Smith; i tre fecero un provino ‘pro forma’ a Freddie, che seguiva già la band nei loro concerti e dava loro suggerimenti sui brani suonati e come approcciarli.
“Influenzati dai Cream “rivela Mike Bersin, “ci siamo resi conto che potevamo fare tutto noi: uno nella parte bassa della canzone, uno per la parte centrale, uno per la parte alta e uno per il ritmo.“
“Eravamo una band progressive! “Aggiunge John ‘Tupp’ Taylor, “Indossavamo pellicce pelose e ci facevamo crescere i capelli. Abbiamo suonato alcuni brani strumentali improvvisati che sono diventati quasi canzoni, ma non siamo mai riusciti a completare i testi o le melodie.“
Il 23 Agosto 1969 all’Octagon Theatre di Bolton, si tenne la prima esibizione in pubblico di Freddie Bulsara come cantante e, nonostante fosse la prima volta da frontman di una rock band, dimostrò i suoi atteggiamenti da showman sfrontato che lo caratterizzeranno per tutta la sua carriera.
Il gruppo torna a Londra per un breve periodo ed iniziano a lavorare su dei brani inediti scritti proprio da Bulsara, prima di stabilirsi definitivamente a Liverpool.
“Freddie sapeva dove voleva andare “conferma Mike. “Ecco perché divenne una star internazionale. Non è stato un caso. È successo perché è quello che voleva essere dal momento in cui l’ho incontrato per la prima volta. Era un uomo con un obiettivo: diventare una rock star “.
Il 9 Settembre del 1969, gli Ibex suonano al Sink Club di Liverpool, uno dei locali cittadini più influenti nel panorama musicale. Il concerto resta nella storia del periodo ‘Pre – Queen’ in quanto, tra il pubblico, ci sono due amici del cantante: Brian May e Roger Taylor. I due saliranno sul palco durante il bis finale rendendo quel concerto degli Ibex la prima volta che Freddie, Brian e Roger suonano insieme dal vivo sullo stesso palco.
Questo concerto fu registrato da Geoff Higgins (tuttofare degli Ibex), successivamente fu venduto in un’asta a un collezionista privato e poi prestato a Queen Production allo scopo di includere ‘Rain’ nel cofanetto ‘The Freddie Mercury Solo Collection’ pubblicato il 23 Ottobre del 2000. Purtroppo qualcuno alla Queen Production fu leggermente sbadato e la registrazione integrale del concerto trapelò nel mercato dei bootleg. Purtroppo, il nastro si è esaurito dopo trenta minuti, quindi manca la parte finale dello spettacolo con i tre futuri Queen sul palco. La registrazione contiene le seguenti tracce:
‘ I’m So Glad’ (Skip James) – Cream, ‘ Communication Breakdown’ (Jimmy Page, John Paul Jones & John Bonham) – Led Zeppelin, ‘ Rain’ (John Lennon & Paul McCartney) – The Beatles, ‘ We’re Going Wrong’ (Jack Bruce) – Cream, ‘ Rock Me Baby’ (Riley. BB. King & Joe Josea) – Truth, ‘ Stone Free’ (Jimi Hendrix) – Jimi Hendrix, ‘ Jailhouse Rock’ (Jerry Leiber & Mike Stoller) – Elvis Presley, ‘ Crossroads’ (Cross Road Blues) (Robert Johnson) – Cream, ‘ Vagabond Outcast’ (Freddie Bulsara), ‘ We’re Going Home ( I’m Going Home)’ (Alvin Lee) – Ten Years After
Negli ultimi mesi del 1969, dopo che Smith lasciò il gruppo e venne sostituito da Richard Thompson, ex batterista dei 1984, Freddie suggerì di cambiare il nome della band in Wreckage cominciando anche a scrivere dei brani.
Come racconta lo stesso Freddie, dopo aver fatto le prove per un nuovo show, in una lettera scritta all’amica Celine Daley: “Oggi è venuto Mike, abbiamo fatto una maratona di cinque ore per fare pratica con le nuove canzoni. Richard è crollato a metà delle prove ed io sono rimasto senza voce (no, non sto scherzando). Sento dolore anche solo a respirare. Spero di rimettermi per venerdì perché ho intenzione di far vedere che sono il migliore. (sarà facile). Abbiamo scritto qualche nuovo brano: 1) ‘Green’; 2) ‘Without You’, 3) ‘Blag-a-blues’, 4) ‘Cancer On My Mind’ (che in origine si intitolava ‘Priestess’)”.
Freddie stava scrivendo diversi brani per il nuovo progetto musicale e insieme a Mike, John e Richard registrano il loro primo ‘home demo’. Dove ‘home’ sta proprio per casa. Infatti i quattro registrarono il brano ‘ Green’, scritto appunto da Freddie, a casa di quest’ultimo a Barnes. Il nuovo batterista teneva il tempo battendosi le bacchette sulle cosce! Anche questo brano è presente nella Freddie Mercury Solo Collection ed è l’unica traccia audio che abbiamo dei Wreckage.
Richard Thompson ricorda inoltre che provarono altri brani inediti scritti da Freddie, tra cui ‘Universal Theme’ brano strumentale scritto a quattro mani con Mike, ‘Boogle’, ‘One More Train’ e ‘FEWA’
La band, nonostante l’impegno, non ebbe successo e si sciolse alla fine dell’anno. Freddie non si demoralizzò più di tanto perché ormai aveva capito qual era la strada da percorrere e si mise alla ricerca di un altro gruppo. Nel Febbraio del 1970, dopo aver risposto ad un annuncio pubblicato sul Melody Maker, fece un provino per i Sour Milk Sea, diventandone il cantante.
I Sour Milk Sea erano in attività dal 1968, il cantante e chitarrista Chris Chesney detto Dummett e il chitarrista ritmico Jeremy Gallop, coadiuvati dal bassista Paul Milne e dal batterista Robert Tyrell, fondarono i Tomato City.
I Tomato City erano una blues band fortemente influenzata dai Traffic, che si esibiva suonando cover di brani blues. Iniziarono fin da subito a scrivere brani propri, composti in maggior numero da Dummett; una di queste tracce, dal titolo ‘Lover’ divenne la base su cui i Queen crearono ‘Liar’.
“Brian May rubò un nostro riff che poi usò per una canzone dei Queen “, racconta Chris Chesney “In un’ intervista video mi chiese scusa in maniera piuttosto impacciata ma molto onesta.“
Il gruppo cambiò nome alla fine del 1968 in Sour Milk Sea, in onore dell’omonimo brano scritto da George Harrison.
Freddie portò con se anche i suoi inediti tra cui ‘ FEWA’. Chris Chesney ricorda: “Quel titolo strano in verità era un’acronimo per ‘Feelings Ended, Worn Away’”.
I Sour Milk Sea facevano anche tre concerti a settimana e l’ultimo concerto si tenne a Oxford, nel Marzo dello stesso anno. L’arrivo del nuovo cantante, molto bravo, molto creativo ma anche molto prepotente, causò il deterioramento delle relazioni tra i membri del gruppo; Gallop e Chesney, dopo anni di amicizia, litigarono e si separarono.
La primavera del 1970 fu davvero dura per Freddie, Brian e Roger. Le band di cui facevano parte si erano sciolte. Per Freddie fu l’occasione della vita! Convinse Brian e Roger ad andare avanti con lui come cantante. E nell’Aprile del 1970, dopo un combattimento all’ultimo nome, la spuntò Freddie e nacquero così i Queen!
¾ di Queen – Freddie Mercury, Brian May, Roger Taylor
Nel film Bohemian Rhapsody, dopo la formazione della band, si vede l’esordio dei Queen sul palco con John Deacon. La realtà non fu così ‘semplice e sbrigativa. Infatti i Queen nascono ufficialmente nell’Aprile del 1970, ma John entrerà nel gruppo solo nel 1971! Andiamo a vedere che cosa è successo prima del suo arrivo.
Brian, Freddie e Roger sono ormai convinti di andare avanti insieme come Queen ma sono sprovvisti di bassista. Roger chiamò il vecchio amico ed ex compagno di band Mike Grose che, oltre ad essere un buon bassista, aveva anche della buona attrezzatura ed un furgone.
Mike lasciò il suo gruppo, i Bent Coment, caricò l’attrezzatura sul furgone e partì per Londra. La nuova band, grazie alle conoscenze di Brian all’Imperial College, poteva fare lì le prove e usare alcune stanze come magazzino per la strumentazione. I primi brani che i quattro provarono erano le canzoni scritte nello loro precedenti avventura.
Il primo concerto dei Queen si tenne ufficialmente a Truro, in Cornovaglia, il 27 Giugno del 1970. La cosa interessante di questo concerto era che i manifesti riportavano il nome Smile in quanto l’accordo per fare questo spettacolo, in favore della Croce Rossa, fu preso da Roger quando gli Smile erano ancora in attività. La leggenda narra che questa esibizione si aprì con ‘ Stone Cold Crazy’ un brano proveniente dal repertorio Wreckage.
In questo periodo Freddie Bulsara cambiò il suo cognome in Mercury, in onore del messaggero degli Dei. Il gruppo organizzò un concerto ad inviti all’Imperial College ed ottenne un ingaggio per suonare al PJ’s di Truro il 25 Luglio.
Ricorda Mike: “Quello fu il mio ultimo concerto con i Queen! Mi mancava la Cornovaglia e non avevo più voglia di suonare. Sapevo che sarebbero diventati famosi ma ciò non mi impedì di lasciare con serenità la band!”
Il gruppo si trovò nuovamente senza bassista e con una data da affrontare a poca distanza. Ma i tre erano fortunati ed un amico di Roger gli presentò un bassista: Barry Mitchell. Visto i tempi ristretti fu ingaggiato all’istante.
La nuova formazione provò molto all’Imperial College ed organizzò qualche show solo per amici e conoscenti per tastare il terreno in preparazione della data del 23 Agosto.
“Mi sentivo un po’ isolato e senza voce in capitolo “ricorda Barry. “Era già tutto studiato! Ricordo che prima di entrare sul palco Freddie ci chiese di vestirci da donna. Fortunatamente l’ idea venne bocciata!”.
Il gruppo fece diversi concerti in college, scuole private, pub ed il 9 Gennaio del 1971, suonarono come gruppo spalla di Kevin Ayres And The Whole World Band e dei Genesis, all’Istituto Tecnico di Ewell. Al termine del concerto Barry lasciò i Queen.
“C’erano un po’ di tensioni all’interno della band “racconta Barry. “Le cose non stavano andando avanti nella maniera sperata. Io avevo bisogno di soldi e agli altri tre sembrava che non importasse niente.”
I quattro si separarono ed iniziò la ricerca del nuovo bassista! Stavolta i ragazzi fecero delle audizioni e scelsero con calma. Fu così che, grazie anche alla sua apparecchiatura di tutto rispetto, entrò nella band Doug Bogie.
I quattro iniziarono a provare e le cose non sembravano andare male. A Febbraio i Queen vennero ingaggiati per fare due concerti a Londra, uno il 19 Febbraio come gruppo di supporto dei Pretty Things e dei Pink Fairies; l’altro concerto il giorno seguente, come gruppo spalla degli Yes. E questo fu l’ultimo concerto di Doug con i Queen. La location del concerto con gli Yes era nel suo quartiere e quindi invitò tutti i suoi amici e, preso dall’adrenalina del momento, perse completamente la testa ed iniziò uno show personale, catalizzando la gente su di lui e mettendo in ombra gli altri tre.
Brian ricorda molto bene quella sera “Cominciò a saltare su e giù per il palco senza un criterio. Rubò la scena a tutti. Il giorno dopo lo licenziammo!”
Questa terza separazione fu un brutto colpo per la band ma, come detto, la fortuna aiuta gli audaci e bussa sempre quando meno te lo aspetti. Mentre Brian e Roger erano in un pub con degli amici conobbero l’amico di un loro amico che si chiamava John. I tre si misero a parlare di musica e Brian e Roger si sfogarono con il nuovo conosciuto. Gli raccontarono dei problemi avuti con gli ultimi due bassisti e venne fuori che John suonava il basso! Ai due si illuminarono gli occhi e si accordarono per un provino di lì ad un paio di gironi.
L’audizione avvenne all’Imperial College. I Queen avevano preparato tutta la sala con le loro attrezzature. John si presentò con il suo basso ed un piccolissimo amplificatore, che diventerà famoso più avanti come Deacy Amp. John prese confidenza con tre, quattro brani del repertorio della band, tra cui il brano scritto da May ‘ Son And Daughter’, ed il provino si concluse con una lunga jam session. Scottati dalle decisioni repentine, i Queen salutarono John con la promessa che lo avrebbero ricontattato se avesse superato la prova.
“Noi ci conoscevamo molto bene e sapevamo di essere un po’ sopra le righe,”afferma Roger “Ma John era eccezionale, perfetto! Era un ottimo bassista, un mago dell’elettronica ed era molto pacato e tranquillo, pensammo che si sarebbe inserito bene nel gruppo. Qualche giorno dopo lo chiamammo e gli chiedemmo di unirsi a noi.”
E così, a fine Febbraio del 1971, John Deacon entrò nella band!
The Opposition – John Deacon
Come detto, John Deacon fu il quarto e ultimo membro a unirsi ai Queen. Anche lui, come gli altri, aveva fatto la gavetta suonando per diversi anni in una cover band di Leicester, sua città natale, dal nome The Opposition.
La band faceva cover di Herman’s Hermits, Hollies, Beatles, Rockin’ Berries e Rolling Stones. John suonava la chitarra da 12 anni e quindi era il chitarrista della band. Alla batteria c’era il migliore amico di John, Nigel Bullen. La band si completava di altri due amici: il cantante Richard Young ed il bassista Clive Castledine.
“Ho conosciuto John alla Langmore Junior School di Oadby, appena fuori Leicester, nel 1957 o nel 1958“, ricorda Nigel. “Eravamo entrambi taciturni. Abbiamo iniziato a suonare musica insieme alla Gartree High School, quando avevamo circa dodici anni. Siamo stati ispirati dai Beatles, hanno fatto desiderare a tutti di far parte di un gruppo.“
La prima apparizione pubblica della band si tenne il 25 Settembre del 1965, alla festa di Clive. Un mese dopo suonarono alla scuola di Gartree, sempre nei dintorni di Oadby. Nella primavera del 1966, Clive lasciò la band perché gli altri erano più bravi di lui. Quindi la band mischiò un po’ le carte e John subentrò al basso mentre il cantante locale Peter Bartholomew divenne la voce solista della band. David Williams era alla chitarra e Richard passò alle tastiere. Il gruppo cambiò anche il nome e divenne The New Opposition.
L’ingresso di Bart bella band cambiò anche il loro approccio alla musica, come ricorda Dave: “Bart era un rocker, mentre noi eravamo tutti mod, siamo rimasti colpiti da band mod come Small Faces e Who. Bart sembrava provenire da un’era completamente diversa dalla nostra.”
A proposito di John, Richard Younf dice: “È fondamentalmente timido. Era il più tranquillo di tutti noi “Mentre, nel libro ‘I Primi Anni’, scritto da Mark Hodkinson, John viene definito un ragazzo fantasma.
“John era silenzioso per natura. Sua sorella, Julie era uguale a lui. “Racconta Ron Chester “al primo approccio, dovevi davvero convincerlo a uscire dal suo guscio.“
“Era molto fiducioso e sicuro di sé “, ricorda David Williams. “Molto rilassato. Non aveva problemi con nulla. Sì, posso farlo, diceva. Lo chiamavamo ‘Easy Deacon’. Ricordo di avergli detto una volta: “Dovrò chiudere un po’ con i concerti per superare qualche esame. E tu?’ “No”disse “non ne ho bisogno. Non ho ancora fallito un esame”. Alla fine, era solo sicuro di sé, con una mente straordinariamente logica. Se non riusciva a ricordare qualcosa, poteva risolverla. E, naturalmente, ha ottenuto risultati sbalorditivi.”
“Lo stile di John con gli Opposition era lo stesso che avrebbe avuto nei Queen “, afferma Nigel Bullen. “Non suonava mai con un plettro, il che era insolito, ma con le dita il che significava che la sua mano destra era inclinata sopra la chitarra. Inoltre, suona in modo ascendente, che non avevo mai visto prima. Nel corso degli anni ho visto molti bassisti adottare questo stile. “
La band suonava tutti i fine settimana, in base agli impegni scolastici dei vari membri del gruppo. I picchi e le depressioni della loro carriera sono illustrati dai seguenti concerti memorabili: uno alla St. George tenutosi il 23 Giugno 1967 dove si esibirono davanti a solo due persone e tornarono a casa dopo aver suonato una manciata di brani; e un’apparizione di Settembre in una serie di spettacoli presso le basi aeree degli Stati Uniti nelle Midlands, in cui dovevano suonare per quattro ore e mezza con solo due pause di venti minuti.
Ronald Chester si unì alla band alla fine del 1966 e David Williams ne divenne il cantante a tempo pieno. La band licenziò Peter e tornarono al loro nome originale nel gennaio 1967, prima di cambiarlo in The Art (dato che David era soprannominato “Arty”) nel Marzo 1968.
Ad un certo punto, nel 1970, The Art, registrarono tre brani al Beck Studio di Wellingsborough. L’ingegnere del suono, Derek Tomkins, disse al gruppo che avrebbero potuto registrare tre canzoni nel tempo previsto. La band aveva preparato solo due tracce, ‘Sunny’ e ‘ Vehicle’. Una terza canzone fu rapidamente improvvisata: si trattava di un brano strumentale chiamato ‘Transit 3’ (dal nome del nuovo furgone della band). Di queste session vennero tagliati alcuni acetati e non è noto quanti ne siano sopravvissuti. Oggi possiamo ascoltare queste tracce grazie a Nigel Bullen che copiò i tre brani su un nastro.
“‘Transit 3’ era l’unica traccia che abbiamo mai scritto”afferma Richard “Inizialmente io ho avuto l’idea, ma non riesco proprio a ricordare nulla al riguardo. È molto semplice. Non ci vorrebbe molto sforzo per scrivere qualcosa del genere.“
Dopo aver inciso questi brani, la vita portò i membri dei The Art a prendere strade diverse: John si trasferì a Londra per studiare ingegneria all’Università di Chelsea. Fu sostituito da un altro bassista, John Savage e la band cambiò di nuovo nome: Silky Way. La nuova band non durò molto.
Adesso potete guardare il film, dalla scena in cui Brian May presenta la nuova band ed i Queen si esibiscono nel loro primo concerto, suonando ‘Keep Yourself Alive’. Se invece volete approfondire la storia dei Queen prima di diventare i Queen, consiglio di leggere i libri “Queen: i primi anni di Mark Hodkinson”, “Queen In Cornwall (al momento solo in Inglese) di Rupert White”e tutti gli articoli postati a fine anni 90, primi anni 2000 da John Stuart sul vecchio forum di Queenonline. Questi articoli, molto dettagliati, potete anche trovarli su alcuni numeri di Record Collector.